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QUALITÀ DELL'ARCHITETTURA TORINESE: LA PAROLA AI PROTAGONISTI |
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Premessa Come noto, Torino è oggi interessata da profonde trasformazioni territoriali e non con nuovi progetti che sorgono in molte parti della città e dellarea metropolitana. Circa la qualità di queste trasformazioni, cè chi comincia a temere che si possa perdere unoccasione unica per riqualificare la città (molti nuovi progetti rischiano di non sollevarsi dalla zona grigia della mediocrità) e per renderla più vivibile e appetibile (per turisti, investitori, ecc.). In proposito, osserva ad esempio, Gianfranco Franchini (architetto consulente del Comune di Torino): È evidentemente impossibile portare lattività edilizia a un così alto livello per cui ogni costruzione diventi unopera darte, ma è nel limite delle possibilità, e sarebbe di una grande importanza morale, economica e sociale, orientare la nostra edilizia verso il pieno soddisfacimento delle caratteristiche di buona funzionalità, buon rendimento economico, serietà e compostezza estetica, in una parola verso una correttezza costruttiva, dalla quale oggi siamo, troppe volte, molto lontani (Franchini G., La programmazione archietettonica: brevi note introduttive, in: Officina Città Torino, 2002, pag. 67) È questa la ragione di fondo che ha indotto lOrdine, in collaborazione con i ricercatori del Comitato Giorgio Rota e del Circolo LEau Vive a realizzare unindagine tra gli architetti, per coglierne le valutazioni, da un lato sulle più rilevanti e significative trasformazioni della città, dallaltro su un ampio repertorio delle nuove architettura medie realizzate a Torino. |
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09/06/06 |
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