ELEZIONI DELEGATI INARCASSA

Nei giorni 1, 2 e 3 marzo 2005 è stata effettuata la prima tornata di votazioni per il rinnovo del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa per il quinquennio 2005-2010.
Il seggio di Torino non ha raggiunto il quorum.

E’ stata quindi indetta la seconda tornata elettorale che si svolgerà nei giorni:
29 - 30 - 31 marzo 2005

Gli architetti che non hanno ancora espresso il loro voto sono invitati a farlo con le seguenti modalità:
- per corrispondenza: tramite raccomandata, utilizzando la scheda sigillabile ed il modulo di dichiarazione personale a suo tempo inviati , unitamente alla fotocopia del documento di identità valido.
Il voto dovrà pervenire al seggio elettorale entro giovedì 31 marzo 2005.
- di persona: recandosi presso il seggio elettorale muniti di documento valido.

seggio elettorale: costituito presso lo studio del Notaio S. Bertani in Torino, via Bertolotti, 2
orario: 9 -12.30 / 15 - 18.30

La novità di questa elezione riguarda la possibilità di eleggere – solo a Torino, Milano e Roma - due delegati (gli architetti torinesi iscritti a Inarcassa hanno infatti superato la soglia dei 2500 ed eleggono quindi non più 1 ma 2 rappresentanti).
Il Consiglio dell’Ordine Architetti PPC di Torino, in considerazione dell’importanza di questo rinnovo, ha deciso di mettere a disposizione i propri canali di comunicazione per pubblicizzare l’elenco dei candidati e i programmi elettorali di quanti fra questi desiderano renderlo noto attraverso il sito internet.
Gli architetti che si sono candidati alla carica di delegato Inarcassa per la provincia di Torino sono:
ACTIS GROSSO Laura, BECCHI Giuliano M., DE MATTEO BARBERO Patrizia, GEUNA Guido, GHERARDI Gustavo, IVONA Vittorio, MASTROPIETRO Bruno, ROSANI Paolo, TORCHIA Raffaele, TRISCIUOGLIO Carlo, TRISCIUOGLIO Pompeo (Si segnala che per evitare dispersione di voti per omonimia sarà necessario indicare nel voto nome e cognome per esteso del candidato).
aggiungere il resto del testo…


Nel corso di questi ultimi anni, il Consiglio dell’Ordine - tradizionalmente estraneo all’attività Inarcassa - si è attivato per avviare un migliore servizio agli iscritti di informazione e consulenza. Infatti, nonostante le migliorate condizioni dei servizi Inarcassa, il problema dell’accesso a informazione e consulenza rimane sempre aperto.
Non appena si è avviata l’iniziativa di Inarcassa sui "nodi periferici", l’Ordine ha messo a disposizione il proprio personale per gestire l’informazione, ed ha ottenuto inoltre la disponibilità di Pompeo Trisciuoglio (rappresentante eletto nella nostra provincia) e di altri colleghi disponibili ad approfondire i temi e formare un gruppo di lavoro e di servizio: Giuliano Becchi (ora candidato) e Antonino Mazzeo.
Continuando sulla strada intrapresa è sembrato corretto e conseguente affrontare anche il nuovo momento elettorale di Inarcassa, sapendo di poter aumentare la forza di rappresentanza per la prima volta con due colleghi eletti dalla nostra provincia e conseguentemente rafforzare il servizio offerto agli iscritti. E' quindi naturale per il Consiglio decidere di sostenere apertamente e senza incertezze i colleghi Pompeo Trisciuoglio e Giuliano Becchi, che volontariamente hanno sino ad oggi dato il loro contributo con provata soddisfazione di chi ha avuto modo di "testarne" direttamente il lavoro.
Altri colleghi oltre a loro hanno tuttavia presentato candidatura; pertanto il Consiglio dell'Ordine, esprimendo la riconoscenza per la collaborazione e ribadendo la preferenza ed il sostegno verso i colleghi citati, ha ritenuto opportuno dedicare comunque a tutti uno spazio informativo sulle pagine del sito web affinché possano esprimere parimenti i loro programmi elettorali e darne conoscenza agli iscritti interessati al voto.


                                            PROGRAMMI ELETTORALI DEI CANDIDATI

 TRISCIUOGLIO Pompeo

La mia candidatura si fonda su una lunga esperienza di vita professionale e su una profonda conoscenza dei temi previdenziali maturata come membro del Comitato Ristretto Modifiche Statutarie di Inarcassa.
Il mio programma individua tre ambiti nei quali operare:
- AREA ISTITUZIONALE
- SERVIZIO AGLI UTENTI
- EFFICIENZA INTERNA
Per quanto riguarda l’AREA ISTITUZIONALE intendo perseguire i seguenti obiettivi:
- la diffusione della cultura previdenziale, attraverso incontri, riflessioni e confronti innanzitutto con gli associati, ma anche con i giovani (potenziali iscritti di Inarcassa) sulle problematiche della libera professione e della pensione;
- la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria, attraverso l’ampliamento del servizio previsto dall’attuale polizza;
- la previdenza per l’invalidità temporanea, attraverso l’individuazione di specifiche e puntuali prestazioni previdenziali;
- la sostenibilità del sistema previdenziale nel lungo periodo, attraverso criteri di equità intragenerazionale degli architetti iscritti.
Per quanto riguarda il SERVIZIO AGLI UTENTI intendo invece perseguire i seguenti obiettivi:
- la programmazione e lo sviluppo della libera professione, come presupposto della contribuzione previdenziale;
- l’ampliamento dei servizi offerti da INARCASSA on-line, esteso alla simulazione del calcolo della ricongiunzione e del riscatto e alla possibilità di controllo dell’iter delle pratiche e del loro stato di avanzamento;
- l’invio dell’estratto conto, con l’approntamento di un modello di comunicazione che contenga gli elementi sostanziali e che consenta una corretta lettura sull’interpretazione dei dati;
- il canale di contatto diretto, con l’ormai necessario potenziamento dei sistemi di contatto telefonico con la platea di professionisti, in modo da fornire rapide ed esaurienti risposte a chi vi accede.
Per quanto riguarda l’EFFICIENZA INTERNA intendo infine perseguire i seguenti obiettivi:
- la capacità di risposta degli uffici in termini di correttezza e adeguatezza dei contenuti oltre che di rapidità ed efficacia di risposta;
- l’incremento delle attività dell’Ufficio Studi e Ricerche, volto alla definizione degli scenari di riferimento sugli equilibri economico-finanziari di lungo periodo e sulla prospettiva di sviluppo del mercato di riferimento degli architetti, con particolare attenzione ai processi legislativi in atto (riforma della professione, studi di settore) o di recente istituzione (riforma universitaria), sia a livello nazionale sia a livello comunitario;
- il miglior utilizzo delle risorse umane presenti;
- la razionalizzazione degli uffici.



   BECCHI Giuliano M.

PREMESSE :
Dall’esperienza di quasi vent’anni di servizio informativo sui problemi Inarcassa, offerto ai colleghi presso l’Ordine di Torino, ho maturato la convinzione che dell’Inarcassa ci si occupi: un poco nei primi anni di professione e molto di più negli ultimi, quando spesso il reddito comincia a calare e gli anni a... pesare.
Nella parte centrale e più produttiva dell’attività professionale, di norma non si pensa alla pensione, si trascura la “previdenza” e si creano intrugli amministrativi che poi si pagano a distanza di anni.
Di certo l’Inarcassa è un tema che tocca la parte più debole della Categoria; quella parte che più di tutte ha bisogno di certezze e talvolta di conforto; quella parte che si accorge ben presto che Roma è … lontana ed allora confida nell’Ordine, convinta (a torto) che sia “la stessa cosa”.
In questi anni, centinaia di colleghi hanno bussato all’Ordine di Torino per avere le risposte non ottenute da Roma, riuscendone quasi tutti soddisfatti (anche se talvolta non “del tutto” soddisfatti); io ho sempre cercato di adoprarmi , convinto che una risposta di esperienza, anche se non certificata è sempre meglio del silenzio “romano”.
Ciò ha prodotto un repertorio di problematiche in molti casi risolte ed in molti altri tuttora su tappeto, in attesa di chiarimenti o di soluzioni (rapporti con la “gestione separata” dell’INPS, e con la Cassa Geometri; certificazioni di regolarità contributiva; sanzioni ed interessi; informazioni criptiche e scoordinate; ricalcolo pensionistico da due a cinque anni; società professionali; punto periferico; codici di attività non professionali; contribuzioni senza prospettive pensionistiche; vitalizi; prescrizioni ect. ect. )
In questi anni il tema previdenziale, è diventato oggetto di dibattito sempre più generale e sempre più centrale nel mondo della politica e del lavoro; anche di quello professionale ed anche per Casse previdenziali, come la nostra, ormai di diritto completamente privato.
L’assemblea dei delegati e gli organi dirigenti romani hanno quindi compiti molto delicati e di grandi responsabilità, su temi di alta strategia politica. La posta in gioco è altissima e la difesa della categoria è prioritaria sugli interessi dei singoli. Sembra, perciò, ovvio affermare che ogni delegato debba offrire il proprio contributo vigile ed appassionato per tutelare gli interessi della categoria verso terzi e quelli della propria area verso il centro.
Ciò non toglie che l’esigenza prima e più urgente, per la difesa della parte più debole della categoria, sia quella di superare il muro di incomunicabilità tra Iscritti ed Inarcassa, sia attraverso una stretta collaborazione tra Istituto-Delegato e Ordine, consentendo a chi “parla con i Colleghi” di parlare anche con Roma e sia mediante l’uso, anche in “periferia”, di strumenti telematici che rendano, sempre più diffusa ed autonoma la conoscenza della propria posizione contributiva, anche al fine di ridurre al minimo il disagio derivante dal trattamento pubblico di dati personali.
Da queste lunghe premesse, appare quindi logico definire in sintesi il programma elettorale attraverso tre semplici ma essenziali obiettivi:
1. rafforzamento del rapporto sinergico tra Ordine professionale ed Inarcassa (due Istituti con finalità distinte ma altamente complementari);
2. scioglimento dei nodi tecnici e strumentali per aumentare il livello di comunicazione Inarcassa-Architetti (iscritti e non);
3. difesa degli interessi locali in ambito nazionale e di categoria in generale.



    ACTIS GROSSO Laura

Lavoro da tempo come consulente di comunicazione per una Società che opera nel campo della gestione delle risorse umane e ne segue i risvolti contributivi e previdenziali.
I contatti con gli esperti di questa società hanno acuito in me l’interesse per quei temi e mi hanno fornito occasioni di approfondimento: ho quindi pensato di mettere a disposizione dei colleghi la sensibilità e le competenze acquisite in materia previdenziale.
Poiché sono consapevole del difficile equilibrio in cui versa la previdenza in generale e la nostra in particolare, mi candido alla carica di delegato INARCASSA per la provincia di Torino: vorrei infatti meglio tutelare i diritti che in particolare i più giovani vanno maturando attraverso:
- la revisione delle attuali modalità di computo (fatti salvi i diritti acquisiti) poiché ritengo che esse non possano essere mantenute a lungo. L’attuale equilibrio si basa infatti su di un rapporto pensionati/persone in attività di circa 10:1: per essere mantenuto sarebbe necessaria una continua e massiccia crescita degli iscritti, cosa che nessun elemento ci fa ritenere possa proseguire ancora per molto;
mi propongo anche:
- da un lato di accrescere la sensibilizzazione dei giovani già iscritti alla Cassa sui temi previdenziali, consapevole del fatto che una pensione dignitosa, per coloro che non sono prossimi alla pensione, deve passare necessariamente attraverso modifiche del sistema. Esse saranno rese possibili solo dalla piena consapevolezza dei propri diritti e dalla possibilità di ognuno di controllare realmente che le “promesse” previdenziali possano essere mantenute sul lungo termine
- dall’altro di avviare una campagna di sensibilizzazione per i non iscritti (coloro che potenzialmente iscrivibili operano con forme di lavoro che non richiedono l’iscrizione alla Cassa) per sviluppare la loro consapevolezza sui temi previdenziali e per portarli all’iscrizione.



DE MATTEO BARBERO Patrizia
                                                            programma non pervenuto



           GEUNA Guido

Sono Guido Geuna, sono nato a Pinerolo il 26.marzo.1953 e sono residente in Osasco (TO) in via Chisone n.13; esercito la professione di architetto in provincia di Torino e Cuneo ed in particolare nel Pinerolese e nelle valli Chisone e Pellice. Svolgo la mia attività prevalentemente nel campo dell’urbanistica e della pianificazione in genere. La mia esperienza di vita amministrativa è abbastanza vasta, sono stato per 18 anni sindaco del comune di Osasco, consigliere del comprensorio di Pinerolo, membro dell’assemblea degli azionisti dell’ACEA. Proprio perché conosco a fondo i complessi meccanismi della vita amministrativa ho pensato di proporre la mia candidatura per cercare di contribuire in qualche modo a correggere ed a rendere più efficiente la Cassa Nazionale.
In breve e con pochissime parole cerco di riassumere il mio programma amministrativo.
Mi candido perché ritengo che la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza sia uno strumenti valido ed indispensabile solo se veramente al servizio di Ingegnere ed Architetti Liberi Professionisti. Oggi non è così, l’INARCASSA appare lontana ed inaccessibile, dedita solamente ad esigere salatissimi versamenti contributivi.
Per correggere questa stortura propongo il seguente programma che sinteticamente è articolato in n.4 punti:
1 – Ridurre la “distanza” tra gli aderenti alla Cassa e l’ente centrale in modo da consentire facili ed immediati rapporti e risolvere senza complicazioni ogni situazione.
2 – Trasformare l’INARCASSA in uno strumento veramente al servizio degli ingegneri e degli architetti libero professionisti, capace di dare anche delle risposte in termini di aiuto concreto a quei soci che desiderano migliorare la loro posizione professionale attraverso investimenti produttivi.
3 – Proporre bilanci di esercizio più chiari, dai quali si possa chiaramente evincere la reale situazione della Cassa e valutare se quanto da corrispondere è adeguato alle effettive esigenze contabili dell’INARCASSA e non alla volontà di incrementare a dismisura il patrimonio dell’ente senza che vi siano effettivi vantaggi per ingegneri ed architetti liberi professionisti. Se eletto cercherò di ottenere dei bilanci di previsione articolati secondo il metodo di un “programma operativo” che consenta di avere delle proiezioni nel breve e medio termine.
4 – Ottenere un quadro chiaro ed esaustivo dei metodi di investimento delle risorse disponibili.
5 - Definire i sistemi utilizzati dalla cassa per salvaguardare ed implementare il capitale sociale.
6 - Chiarire in modo univoco l’effettivo fabbisogno finanziario della Cassa per cercare di ridurre il peso fiscale sugli iscritti, proponendo eventualmente riduzioni ed aiuti per giovani iscritti o per quelli costretti ad operare in zone depresse e disagiate.
Concludo evidenziando che ho cercato di contenere tutto il mio programma elettorale in una paginetta perché mi rendo conto che non servono parole, ma azioni concrete in grado di svecchiare la Cassa, che è sempre più simile ad un grande pachiderma che mira solo a conservare e perpetrare sé stesso senza minimamente considerare il bene e gli interessi degli iscritti.



    GHERARDI Gustavo

Fra tutte le imposte, gabelle e connessi vari dai quali l’architetto è continuamente vessato, l’unico pagamento che, in una certa misura, verrà restituito al professionista è quello costituito dal fondo pensione dell’INARCASSA. Per tale ragione è necessario che ognuno di noi segua con la dovuta attenzione le vicende del nostro Ente Previdenziale, dalla cui oculata gestione dipenderà l’erogazione futura dei fondi pensionistici. A tal fine i candidati eletti, chiunque essi siano, dovranno necessariamente:
a) rapportarsi in modo continuo e diretto con gli iscritti;
b) avere dai medesimi indicazioni puntuali sulle politiche da seguire all’interno del Comitato Nazionale dei Delegati nell’interesse generale e in particolare degli iscritti della Provincia di Torino.
Tale programma è possibile solo se i delegati regolarmente eletti si impegneranno a organizzare, con l’ausilio della segreteria dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Torino una serie di attività e servizi complementari quali:
a) costituire un gruppo di lavoro che possa supportare l’attività dei Delegati Nazionali e potenziare il
servizio informativo nei riguardi degli iscritti, attualmente svolto dai colleghi Giuliano M. Becchi e Antonino Mazzeo;
b) far attivare dall’INARCASSA il terminale informatico già promesso dalla precedente Giunta Esecutiva alla fine del secolo scorso e per il quale l’Ordine di Torino aveva inviato proprio personale per essere istruito sul sistema informatico di gestione dei dati INARCASSA;
c) indire riunioni periodiche, almeno una volte l’anno (magari in concomitanza con l’Assemblea di bilancio dell’Ordine), per informare i colleghi sulle politiche gestionali dell’Ente e chiedere indirizzi da seguire in merito ad eventuali decisioni su scelte future che potranno essere decise nell’ambito dell’INARCASSA (cosa non avvenuta in occasione della scelta recente di modificare il meccanismo di rappresentanza degli iscritti ai singoli Ordini Provinciali);
d) coordinare le scelte sulle politiche da seguire all’interno del Comitato Nazionale dei Delegati anche con gli iscritti all’INARCASSA dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e il loro Delegato.
Il tutto sempre nell’interesse generale di tutela del fondo previdenziale degli iscritti, in relazione anche alla posizione degli Architetti della Provincia di Torino



        IVONA Vittorio

Sono iscritto all’Ordine, ed a INARCASSA, dal 1980 e sin dall’inizio dello svolgimento dell’attività professionale ho ritenuto che fosse componente importante di essa vivere la professione anche attraverso la partecipazione alle forme associative che la caratterizzano e che favoriscano il contatto e lo scambio di opinioni con i colleghi.
Da questa innata convinzione sono scaturite le esperienze che mi hanno portato, sempre in collaborazione con altri colleghi, all’impegno nel gruppo di “giovani iscritti” che sfociò nella costituzione, nei primissimi anni ’80, dell’Associazione Giovani Architetti “AGAT”.
A questa prima esperienza associativa fecero seguito l’impegno nel Consiglio dell’Ordine negli anni ‘83-’85 e, successivamente, nel Sindacato Architetti Liberi Professionisti, poi diventato Federarchitetti, per proseguire, attualmente, in ALA – ASSOARCHITETTI.
E’ in questa ottica che ho deciso di presentare la mia candidatura per l’elezione del Delegato Architetto per la provincia di Torino in seno al Comitato Nazionale dei Delegati della nostra Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza.
Mi sono candidato per riuscire, se eletto, a raggiungere l’obiettivo di far sentire la “Cassa” più vicina a noi nel corso della nostra vita professionale e non solo nel momento dell’età per la pensione.
Insieme con amici architetti ed ingegneri, di ALA – ASSOARCHITETTI e di altri sindacati - candidati nelle varie province - pensiamo che per raggiungere questo obiettivo non occorra nessuna “rivoluzione“ ma, semplicemente, attivare quanto previsto dallo Statuto di INARCASSA art. 3, punto 3.4, alle lettere:
a) La concessione di contributi per l’impianto dello studio riservato ai giovani che si iscrivono per la prima volta ad INARCASSA e che non abbiano compiuto i 35 anni;
b) La concessione di assegni di studio a favore dei figli degli iscritti ad INARCASSA;
c) La corresponsione di sussidi a favore degli iscritti in condizioni di disagio.
CI IMPEGNEREMO PER UNA OCULATA E CORRETTA GESTIONE PATRIMONIALE DELLA CASSA E PER UNA COMPLETA ATTIVAZIONE DEGLI SCOPI STATUTARI NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DEGLI ISCRITTI.
A tutto questo si unisce la mia profonda convinzione che il “Delegato” rappresenti e, pertanto, debba svolgere, le funzioni di effettivo mezzo di collegamento tra gli iscritti della propria provincia e l’Istituzione romana attraverso l’attivazione di canali di dialogo (personali, cartacei ed informatici) che, se eletto, mi impegno ad attuare.
IL MIO IMPEGNO SARÀ PER UNA PIENA APPLICAZIONE DELL’ART. 46 DELLO STATUTO: “TRASPARENZA NEI RAPPORTI CON GLI ISCRITTI”.
Spero che i vostri voti mi possano mettere nelle condizioni di poter realizzare quanto mi sono prefissato!
Comunque, invito tutti gli iscritti ad INARCASSA a partecipare al voto, personalmente presso il seggio o per posta, come segno di responsabilità per garantire il raggiungimento del quorum provinciale necessario per l’elezione dei Delegati architetti (da quest’anno la Provincia di Torino, in considerazione del numero di iscritti, ha diritto ad eleggere due delegati).
Grazie per l’attenzione ed un cordiale saluto a tutti i colleghi.



MASTROPIETRO Bruno
                                                     programma non pervenuto



      ROSANI Paolo
                                                     programma non pervenuto



   TORCHIA Raffaele
                                                     programma non pervenuto



 TRISCIUOGLIO Carlo
                                                    programma non pervenuto