STRUTTURA COME SISTEMA DI TRASFORMAZIONI:
ARTE ARCHITETTURA E LUCE


Ripercorrerà le tappe formative e concettuali della sua eccezionale carriera professionale: dal rapporto con il padre Nicola, architetto futurista e razionalista, alla partnership con Alvar Aalto, alla frequentazione con altri progettisti e maestri della cultura del Novecento (Le Corbusier, Richard Neutra, Carlo Mollino, Gustavo Colonnetti, Giò Ponti, Ernesto N. Rogers, Carlo Ludovico Ragghianti, Bruno Munari e Vilém Flusser).
Su queste radici e influssi e sugli studi delle scienze umane e sociali si inserisce e sviluppa la ricerca personale di Leonardo Mosso sulla “progettazione strutturale semiotica”, indirizzata alla costruzione non di “forme” ma di “strutture”, ovvero di sistemi di infinite trasformazioni, connotati dalla flessibilità e dalla possibilità di essere autogestiti, proprio come la lingua che tutti parliamo, nel rispetto della dinamica socioculturale e dell’ambiente.
Questi concetti teorici hanno trovato applicazione durante oltre cinquant’anni di lavoro, in molti progetti di opere d’arte, ci architettura e di metodologia urbanistica, nonché di precursori modelli cibernetici per il controllo di forme ed indirizzi territoriali complessi.
Presente in molti musei e oggetto di studi in Europa e nel mondo, la ricerca di Leonardo Mosso ha suscitato grande interesse e ottenuto il prestigioso Gran Premio Trigon ’69 alla Biennale di Graz.
Diverse Università e Politecnici europei – Berlino, Milano, Grenoble, Torino, Karlsruhe tra gli altri – lo hanno avuto come docente a presentare le sue ricerche di arte ed architettura.
I suoi più recenti lavori, dal 1993, sono le “strutture di luce”, che Marco Rosci ha definito come il passaggio “dalla grafia spaziale alla trasfigurazione urbana”. Tra esse ricordiamo quelle nel parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Veneto a Torino, che dialogano a distanza con la geometria neoclassica della chiesa della Gran Madre e arricchiscono il panorama della città e della collina; e quella altrettanto significativa del Mosstrut Fenestrelle. L’opera, voluta dalla Provincia di Torno nel paesaggio della Valchisone di fronte al grande Forte di Fenestrelle, è stata inaugurata in occasione delle Olimpiadi Invernali Torino 2006.
Mosso, inoltre, è stato ed è un grande iniziatore di imprese culturali, socio fondatore del Museo Nazionale del Cinema di Torino e dell’Istituto Alvar Aalto – Museo dell’Architettura Arti Applicate e Design di Pino Torinese di cui è presidente e in cui sono conservate importanti collezioni e testimonianze del Novecento europeo.
Leonardo Mosso sarà presentato da Fulvio Irace.
Il dibattito conclusivo sarà introdotto da Alessandro De Magistris.

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12/11/2007