CULTORI DELL'ARCHITETTURA


Il Consiglio OAT ha avviato nel 2004 un progetto di valorizzazione dell’architettura torinese contemporanea indicendo il premio “Architetture rivelate” che assegna, attraverso una selezione di opere effettuata da una Commissione giudicatrice assolutamente autonoma dal Consiglio, una targa ai progettisti ed alle opere stesse, ritenuti meritevoli. Il premio giunge nel 2006 alla sua terza edizione, con la quale vengono complessivamente assegnate 11 targhe ad altrettante realizzazioni di architettura di qualità in Torino e provincia.

Il Consiglio intende ora ampliare i principi ispiratori del premio assegnando uno speciale riconoscimento anche ai “cultori dell’architettura”, intendendo con il termine coloro che, senza essere architetti, hanno tuttavia promosso l’architettura, la sostengono e si impegnano a perseguirne la qualità.
Il riconoscimento ai “cultori dell’architettura” è assegnato dal Consiglio OAT secondo il suo esclusivo e insindacabile giudizio, non ha una cadenza prefissata e non deve essere necessariamente conferito ogni anno. La sua attribuzione dovrebbe infatti avvenire solamente in circostanze del tutto speciali e rilevanti che hanno interessato il territorio torinese. Ed è proprio pensando a due occasioni davvero fuori del comune che il Consiglio OAT ha deciso di attribuire questo premio.

Si tratta di due grandi interventi che riguardano in particolare la città di Torino ed il suo ambito territoriale circostante e che, pur con caratteristiche del tutto diverse, hanno contrassegnato l’architettura di questi ultimi anni: da un lato le molteplici realizzazioni per l’evento olimpico, dall’altro il restauro ed il recupero funzionale della Reggia e del parco di Venaria Reale.
È indubbio che la realizzazione di questi interventi è opera corale di un gruppo molto ampio di istituzioni, imprese, professionisti, esperti ed amministratori, ma il Consiglio OAT ritiene centrale il ruolo svolto in particolare da due persone, che questi interventi hanno saputo condurre, coordinare efficacemente e concludere con successo, con la consapevolezza della loro importanza per una ulteriore valorizzazione dell’architettura di Torino.

Si tratta di Domenico Arcidiacono, per la sua attività in qualità di direttore dell’Agenzia Torino 2006, cui si deve la progettazione e la conduzione dei lavori per gli impianti olimpici 2006 e di Alberto Vanelli, direttore dei Beni culturali della Regione Piemonte, per il ruolo svolto in qualità di coordinatore nell’ambito del restauro del complesso sabaudo di Venaria Reale.
A loro va il riconoscimento del Consiglio OAT ed il plauso per l’intelligenza, la sensibilità e l’impegno profusi nella realizzazione di opere di straordinaria portata e di grande significato per la promozione architettonica in un panorama internazionale.