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IL VETRO STRUTTURALE NELLARCHITETTURA CIVILE Tecnologie, normativa ed applicazioni |
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Premessa Un preciso momento storico e culturale ha segnato nella metà del secolo XIX la vera e propria nascita dellarchitettura in vetro. Limponente mole del Christal Palace, progettata da Joseph Paxton nel 1951 per lEsposizione Universale di Londra, e costruita a tempo di record in soli sei mesi, ha di fatto radicalmente mutato lo statuto del materiale vetro allinterno dellarchitettura civile e in un certo senso il modo stesso di pensare allinvolucro edilizio; da scatola forata, resa permeabile alla luce in alcuni punti specifici, ad involucro totalmente trasparente. Limpatto del Christal Palace e del suo gemello costruito a Sydenham, fu in effetti davvero notevole, soprattutto nel mostrare, come ha affermato Zevi, le possibilità di linguaggio totalmente inesplorate che la tecnologia dellepoca arrivava ad offrire, aprendo ad un periodo di sperimentazione fertilissimo, culminato verso la fine degli anni 80 con lexploit strutturale della Galerie des Machines, realizzata per lEsposizione Universale di Parigi. E però soltanto al volgere del secolo che lindustria vetraria arriva ad offrire la possibilità di ottenere superfici vetrate di grandi dimensioni, grazie allintroduzione del processo Forcault, il quale consisteva nellestrazione verticale del piano di vetro fuso da un bagno metallico a mezzo di rulli ricoperti di amianto. Ma linnovazione più determinante in questo senso si registra nel corso degli anni 50 del 900, con lintroduzione del Pilkington Float System, metodo attraverso il quale il vetro viene colato su di un bagno di stagno in fusione, su cui va spandendosi e galleggiando, per poi essere trasformato in una lastra continua. E questa la premessa per la diffusione su larga scala del sistema costruttivo a curtain wall che a partire dai primi esempi (il Seagram Building, di Mies Van Der Rohe e Philip Johnson; la Maison de la Radio, di Henri Bernard ecc.) si afferma come linguaggio privilegiato dellInternational Style. In tempi più recenti infine la tecnologia edilizia del vetro ha conosciuto nuove radicali innovazioni, da un lato grazie allo sviluppo di prodotti vetrari dalle prestazioni sempre più elevate e dallaltro - grazie allintroduzione di alcuni sistemi di fissaggio innovativi, che hanno, ancora una volta, completamente ridefinito il linguaggio dellarchitettura in vetro. Dai sistemi meccanici di montaggio (le rotules del brevetto RFR con le relative varianti, in particolare), ai composti chimici di fissaggio e sigillatura, la tecnologia contemporanea del vetro strutturale offre una notevole quantità di occasioni di approfondimento, finalizzate ad un più consapevole impiego nella professione. Obiettivi Obiettivo del corso è in primo luogo quello di fornire ai professionisti una panoramica sulle principali e più diffuse soluzioni tecnologiche oggi presenti sul mercato, sulle caratteristiche specifiche di ciascuna soluzione e sui relativi vantaggi e svantaggi; in secondo luogo quello di offrire, e commentare nel corso delle lezioni, i principali riferimenti normativi in materia, in ambito italiano. In ultima analisi quello di procurare al professionista le conoscenze indispensabili per valutare approfonditamente in sede preventiva lopportunità di utilizzo della tecnologia del vetro strutturale e per relazionarsi nel modo più opportuno in sede di progetto con i tecnici delle ditte produttrici, per lo sviluppo delle soluzioni specifiche. Programma Il seminario avrà una durata di 12 ore ripartite in 3 lezioni di 4 ore ciascuna. 12 aprile 2006, ore 14.00-18.00 Il vetro ed il vetro strutturale in edilizia. Caratteristiche complessive dei materiali impiegati, aspetti compositivi e tecnologici di insieme Roberto Mairone, architetto - Stramandinoli s.r.l Introduzione storica. Laffermazione del vetro strutturale nella realtà francese La scelta delle caratteristiche tecnologiche e delle soluzioni di dettaglio Breve rassegna introduttiva di esempi e realizzazioni Paolo Maria Loi, ingegnere - Glaverbel Italia Caratteristiche e tipologie dei prodotti vetrari impiegati in edilizia Inquadramento normativo delluso del vetro in edilizia 19 aprile 2006, ore 14.00-18.00 La produzione e limpiego del vetro strutturale. Caratteristiche specifiche dei materiali impiegati ed aspetti normativi Paolo Maria Loi, ingegnere - Glaverbel Italia Il processo produttivo del vetro strutturale La trasformazione dei prodotti vetrari. Lavorazioni specifiche Normative correnti legate alla produzione e all'impiego del vetro strutturale Anna Bogliolo, architetto - Stramandinoli s.r.l La facciata semistrutturale La sede Stramandinoli, esempio di edificio in continua evoluzione Il controllo solare, l'irraggiamento e le schermature Analisi di un esempio di realizzazione 27 aprile 2006, ore 14.00-18.00 (ATTENZIONE DATA MODIFICATA!) Il linguaggio e linnovazione nel vetro strutturale. Rassegna di esempi e panoramica sullo stato attuale della ricerca Anna Bogliolo, architetto - Stramandinoli s.r.l Ricadute formali del quadro normativo, valutate attraverso lesame di casi studio Progettisti Villaggio Olimpico Sestriere - Studio Trucco Il tunnel del Villaggio Olimpico di Sestriere, esempio di applicazione del vetro in particolari condizioni ambientali. Il progetto, le tecniche, la realizzazione Roberto Mairone, architetto - Stramandinoli s.r.l Le nuove tecnologie applicate alla vetrata strutturale Mask opening system. La completa trasparenza Referenti scientifici: Mauro Berta, architetto - Politecnico di Torino; Roberto Mairone, architetto - Stramandinoli s.r.l. Sede del corso: OAT via Giolitti 1 Torino Quota di partecipazione: 85,00 + IVA (totale euro 102,00) Modalità di iscrizione: liscrizione al corso dovrà avvenire entro il 4 aprile 2006 compilando lallegato modulo. Le iscrizioni saranno accettate in ordine cronologico di ricezione del modulo di adesione, non saranno ritenuti validi i moduli privi della ricevuta di avvenuto pagamento. Si comunica che il corso è a numero chiuso. A seguito di pagamento, saranno accettate rinunce alla partecipazione solo se comunicate per iscritto entro il termine ultimo previsto per liscrizione. Nel caso in cui non si raggiungesse il numero minimo di 30 partecipanti, il corso non potrà essere attivato. La Fondazione si riserva la facoltà di variare le date di programma del corso; ogni variazione verrà comunque prontamente segnalata ai singoli partecipanti. ---> scarica modulo di iscrizione (.pdf) |
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